mercoledì, luglio 30, 2008

Bujol!!!!


Che vergogna.. ho dimenticato di postare l'intervento scritto la settimana passata. Ebbi altro per la testa, ecco.. Ve lo inoltro tale quale...
Sabato sera abbiamo salutato la vita da single incallita e farfallina di Mari, irrorandola, ma che dico, inaffiandola, no, irrigandola, meglio, affogandola in litri di vino rosso.
Alcuni anni fa, quando eravamo bambine, succedeva spesso che insieme si parlasse del giorno del nostro matrimonio. Le sue aspettative sul giorno delle nozze avrebbero preoccupato la Fata Madrina, nota pr ed organizzatrice di matrimoni sfarzosi.

Il desiserio di Mari è che fosse una festa per tutto il paese, con le damigelle d' onore che avrebbero sparso petali di rosa rigorosamente rossi (richiesta esplicitamente fatta alla sottoscritta), i paggetti con le fedi, e dulcis in fundo, lei vestita in un abito a meringona, con un velo che si sarebbe srotolato per tutto il paese. Del tipo che lei fa per varcare la soglia della chiesa e si sente trattenere dalla testa perchè qualche ignaro pedone ha calpestato lo strascico a San Lazzaro. Problemi logistici. Avremmo risolto. Avremmo avuto quasi vent'anni per trovare una soluzione. Anch'io avevo delle aspettative e dei desideri su quello che sarebbe stato il Mio gran giorno, ma oggi, fortunatamente o no, ricordo solo gli aspetti meno significativi. Se lei era concentrata particolarmente sul giorno, io ero presissima dall'Uomo. Oggi sorrido delle sciocchezze che abbiamo programmato e immaginato, e fa effetto che senza accorgercene, il suo gran giorno è alle porte (e accidenti a me non ho neanche ancora uno straccio di vestito da indossare), e con gran sollievo della protezione civile il velo non sarà da guinness dei primati. Però i petali di rosa glieli dovevo, quindi sabato sera, al suo addio al nubilato l'abbiamo accolta lanciando i petali di plastica che vendono all'Ikea. La serata, a dispetto delle aspettative, è stata grandiosa. Sebbene fossimo poche ci siamo conosciute, divertite e abbiamo bevuto. I proprietari dell'agriturismo, in particolare il figlio, son stati deliziosi e soprattutto pazienti, disponibili a qualsiasi richiesta (anche lo strip, che vergogna!!). Intorno alle 3:00 la sposa ha iniziato a lamentare qualche fastidio gastrointestinale. Non pensate male, sicuro non è stata colpa delle 4/5 bottiglie bevute da sola, ma di qualcosa nel cibo, chissà, magari la cipolla del soffritto. Il ritorno è stato un'odissea, ogni tre metri veniva richiesto ad Ambrogio di accostare, abbassare il finestrino, alzare il sedile, passare il fazzoletto, raccontare qualcosa, tenere la testa, prestare attenzione alle auto che sfrecciavano a pochi cm da noi. Siamo arrivate a casa, alle 4:00 del mattino, trascinando la sposa semicosciente verso la porta, con lei che ci chiedeva dove fossimo, che voleva tornare a dormire nel suo lettino, con il suo amore. Faticando a trattenere le risate l'abbiamo all'incirca abbandonata sul pianerottolo di casa. Domenica però eravamo tutte preoccupate del fatto che non rispondesse a squilli e messaggi. Prognosi sciolta verso le 15:00 di domenica, quando ci è stato comunicato che la sposa aveva apprezzato, si era divertita e ringraziava tutte per la serata, per i doni, ed in particolare per la fastidiosa gastrointerite.
Per i maggiorenni di 14 anni, appena arrivano, posto le immagini.

lunedì, luglio 28, 2008

Tumin jammin festival

Anche per quest'anno ce la siamo cavata. Forse meno brillantemente degli anni trascorsi, ma giustificati da una concorrenza spietata come Venditti gratis a Cuneo, notti bianche e gialle in ogni dove, quell'idiota certificato di Tricarico a Saluzzo. Beh, inanzitutto capisco chi ha scelto Venditti al Tumin Eletric, ma i fan di Tricarico, ecco, questi vorrei conoscerli. Vorrei sentire le loro voci, indagare le loro vite, giustificare la loro passione. Perchè a me Tricarico non piace, non fa sangue, non fa ridere, non fa riflettere quindi non comprendo chi organizza eventi e invita il nostro eroe. Uno così è da tenere occupato a bronchiti...
Ma torniamo a noi. Come dicevo si è trattato del solito tour de force, o Tour de France, dipende un po' da che punto lo si osserva... Quest'anno però, vuoi la minor affluenza, vuoi la maggior quantità di alcol ingerito, ho trascorso tre giorni apparentemente tranquilla, perennemente in trip, senza sbranare anima e prendendomela esclusivamente con chi mi ha rovesciato i bicchieri colmi (vero pippo?, che sai cose che non so!!). Siccome non ho ancora le foto, ricordo a malapena sprazzi delle serate, sono ancora tediata da impegni burocratici quali restituire la macchina del caffè al legittimo proprietario sarò breve e concisa. Per il venerdì clap clap clap ai giocatori di calcetto che nel trionfo o nella sconfitta fanno sempre la loro porca figura. Per il sabato l'applauso va a Luca service, che io amo semplicemente. Nessun uomo avrebbe mai potuto indossare i suoi pantaloni arancio cantoniere e apparire comunque ugualmente stupefacente. Per la domenica l'applauso a chi mi ha sciolto il solvente nella Coca Cola visto che dalle 21 e 30 alle 23 e 30 io non ricordo una mazza. Risucchiata da uno stargate sono ricomparsa a concerti finiti, e sul serio non ho la più pallida idea di che cosa sia successo in quel lasso di tempo.
Per il lunedì, che in fin dei conti è la Nostra festa privata, veloce considerazione al fatto che sballo ed io siamo riuscite a "futtire" lo striscione di 150 mt giallo canarino del Tour de France affisso al guard rail della Provinciale, rischiando di essere investite dagli automobilisti ubriachi della valle.
E per chi ancora non crede che il Tour sia realmente sceso in Val Varaita, affrontando la rinomata Circonvallazione Mellese e le sue trappole, vi posto una fotografia scattata da Cia domenica pomeriggio.
Essendo la nostra presidentessa fan di tutt'altro sport. Ignorando cosa diavolo rappresentasse la maglia gialla, chi la indossasse e soprattutto per quale motivo ci fosse ancora qualcuno al mondo che vestisse di giallo sebbene non si intonasse con gli occhi. Presupponendo che aveva appena acquistato la fotocamera digitale e ancora non sapeva utilizzarla. Sottolineando il fatto che la stessa era sul luogo del delitto solo per assicurarsi che le riaprissero le strade in tempo da far arrivare i gruppi musicali, l'immagine è inequivocabile.
Inutile dire chi quest'anno si è aggiudicato il premio "Toh che culo".

Ogni riferimento a cose, persone e situazioni è puramente causale neh?

lunedì, luglio 14, 2008

Duracell non dura di più...

Mi hanno fatto notare che non aggiorno più molto il blog. Mi hanno fatto notare che non ho ancora parlato del Tumin eletric. Mi hanno fatto notare che in casa sono disordinata come una selvaggia. Mi hanno fatto notare che 3 pasti su 4 li consumo in piedi. Mi hanno fatto notare che non ho ancora fatto una camminata in montagna come si deve. Mi hanno fatto notare che son maledettamente distratta. Vi faccio notare che sto per esaurirmi. Come le pile dell'orologio del bagno, che son sei mesi che fa le 5 e 45. Io fra sei mesi farò ancora gli inizi di luglio. Ecco. Questa settimana si presuppone come la peggiore degli ultimi secoli. Ogni giorno ho il bambino, siccome devo recuperare delle giornate in cui era ammalato. Il mattino continuo a lavorare da Roberta, e devo fare le corse per le valli di Lanzo. Giovedì discuto la relazione di tirocinio, e questo, a livello di stato mentale non aiuta molto. Ieri sono stata assalita da crisi d'ansia decisamente premature, quando le ho sopite è salito il panico. Messo a tacere anche lui son crollata vestita sul letto. Erano le 22.12.
Da venerdì sera (18 luglio), a Melle, cominciano i festeggiamenti, che per noi organizzatori rappresentano un tour de force non indifferente. Le forze manovali scarseggiano, e per il dono dell'ubiquità( si scrive cosi??)ci stiamo lavorando. Però ogni anno che soddisfazione...arrivare a lunedì stravolti e sereni. Ho sempre considerato i giorni dell'organizzazione dell'evento il collante che tiene insieme il gruppo di amici scoppiati che siamo, più dei giorni veri e propri di festa. Forse perchè se un mese prima siamo tutti catapultati nelle nostre vite, a correre tra vicissitudini e lavoro, da metà giugno ricominciamo a trovarci, a sentirci, ed è come se ci fossimo sempre frequentati. Siamo affiatati e ci compensiamo, per questo funzioniamo. Quest'anno purtroppo non mi sono goduta appieno i preparativi, avrebbe significato prendere ferie da troppe cose, troppi impegni, che poi si sarebbero ripresentati a settembre, quindi farò in modo di godermi il week end. Ora, non so se voi sappiate di cosa stia parlando o meno, ma in qualsiasi caso provate ad esserci. Nel frattempo, per stuzzicarvi un po' l'appetito vi posto alcune immagini dell'anno passato così capite cosa intendo per amici scoppiati.

Ultimi attimi di respiro pre-evento. A casa mia, a preparare gli striscioni "pubblicitari" respirando solventi con quella tamarra di Alice :-)


Il mitico gruppo cucina, alle prese con le cene elettriche. Le retine sulla testa sono un'esigenza, non un vezzo modaiolo... Son sette anni che tentiamo di far tendenza, con scarsi frutti.


Il trasporto e montaggio delle attrezzature, in particolare del capannone della Pro Loco. L'assemblaggio della Tour Eiffel richiese senza dubbio meno tempo, sudore, fatica e ingegno. Pensiamo sia stato progettato da Ravensburger.


Io e il mio fratellozzo in cucina quando nella serata di sabato, con le moine, tenta di scroccare panini.


Un tentativo anche con Alice, alcuni istanti prima che lo infilzi col forchettone da cucina.


Il Pisciatore. Opera incompiuta dell'artista di strada Chicco. Di strada perchè dopo aver visto il capolavoro l'abbiamo gettato in strada e tentato di investirlo. Il simbolino indica dove trovare i servizi igienici. Dovete solo seguire....vabbè, ci siamo capiti.


La stanchezza si fa sentire, le coccole si sprecano e gli organizzatori vogliono stare viscini viscini.


Attimi di musica. Da notare il mitico sponsor, il porceddu, che ogni anno ci procura la materia prima: il cibo.


Le donzelle della briscola. Organizzatrici e amiche. Vale, che tanto x cambiare, tenta di sfuggire alla fotografa. Tra tutti noi, dietro a Maga provi a nasconderti???


Il nostro integerrimo cassiere, nonchè degustatore di alcolici. Sulla scrivania possiamo osservare i campioni da degustare del nostro sommelier: Dolcetto, Chardonnay e Pastis...


L'invasione dei Mosquitos... Battaglia a colpi di citronella.


E per lasciarvi con un suggeriemnto, oltre il fatto che vi aspettiamo todos, il consiglio dello zio Pon per nascondere le occhiaie della domenica mattina. Gli occhiali da saldatore di Cia.

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domenica, luglio 13, 2008

L'ombra del vento


"... il destino si apposta dietro l'angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visite a domicilio. Bisogna andare a cercarlo..."
C.R.Zafòn

lunedì, luglio 07, 2008

Ma finalmente....


Ok ok son fissata... ma Vasco è Vasco...
Standing ovation per Giò che ha il citofono rotto e son 3 giorni che dorme e vive sul balcone per non perdersi il corriere....

martedì, luglio 01, 2008

...


E va bene così...senza parole...